“Sutura” Performance artistica di Giacomo Nicola Manenti
Celebrazioni per il 70° della Guerra di Liberazione 6 luglio 2013 a Trignano (Fanano)
La performance artistica propone un momento di riflessione e confronto sul tema delle ferite – di guerra, degli uomini, della natura – e della loro guarigione. La scelta del luogo è chiara. I Monti della Riva o Riva Ridge fecero parte della Linea verde Due, oggi conosciuta come Linea Gotica, l’ultimo sistema di difesa tedesco in Italia che attraversava il Paese dal mar Adriatico al mar Tirreno (http://www.lineagotica.eu/). Su questa linea, dall’autunno del 1944 alla primavera del 1945, si fermò il fronte di guerra, combatterono e morirono soldati di 38 nazioni, tedeschi e fascisti della RSI da un lato, Alleati con il rinato Esercito Italiano e i partigiani dall’altro. Su questi monti il 18 febbraio del 1945 venne sferrato l’attacco della X Divisione da Montagna americana, supportata dalle formazioni partigiane, che segnò l’inizio dello sfondamento del fronte e la ritirata tedesca dall’Italia.
Una frana recente sopra la frazione di Trignano (Fanano) ha tracciato un solco, una ferita visibile nei boschi che ricoprono questi monti.
L’ANPI di Fanano, l’Istituto Storico di Modena, la Banca del Tempo del Cimone e l’Associazione Rocca di Pace invitano i cittadini a condividere un evento speciale, le emozioni, i pensieri, il pane ed il vino in questa natura e in questo luogo ricco di storia.
La frana è la forza di gravità che agisce incessantemente
La montagna si abbassa e la pianura si alza
Il ciclo della montagna è fatto di nascita e morte
Ogni pioggia porta al mare un po’ di montagna
Possiamo rallentare questo ciclo
Non fermarlo
FERITE E SUTURE
Le ferite profonde della terra
zolle che cozzano e tremano, gettano terrore
Ferite che non ci curano ma che possiamo prevenire
Le ferite nella Storia
Delle guerre vinte e perse
La vittoria difficilmente porta alla Pace
Chi perde non è vinto
Ritorna
Sempre
Le ferite nelle relazioni
Le ferite sono come muri: dividono, separano
Le suture come ponti: riaprono vie di comunicazione
A volte sono necessarie delle amputazioni
Mettono distanze
Le ferite interiori
Accogliere amorevolmente il nostro bambino interiore ferito
Per curarlo e trasformarlo
Chi perdona sé stesso ha trovato la via della saggezza
La più grande ferita
Quella tra la terra e il cielo
La grande distanza tra le stelle e i fiori
Con il desiderio nascosto di ogni uomo di colmare questo vuoto
Si narra che un tempo il cielo mandò suo Figlio per cucire questo strappo
Per curare la paura, l’ignoranza e l’illusione
Ora ognuno sente che noi siamo fatti di terra e cielo
e che possiamo curare questa ferita
Entrando dentro di noi
Accogliendo la Vita
Vivendo l’Amore
Qui ed ora