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terzo incontro: i sensi di colpa

Mar3rd
2011
Scritto da Vittorio

12 gennaio 2011. Lama Mocogno (MO) 

ARGOMENTO DELLA SERATA "I SENSI DI COLPA"
Inizia Ferdinando col dare lettura delle regole che ci siamo per ora dati e che possono essere migliorate col contributo di tutti.
– I singoli interventi non devono superare i 3 minuti. Ricordando che il discorso breve si ascolta, quello lungo si subisce;
– Ricordare che quando esprimiamo il nostro pensiero, esprimiamo un parere e non verità assolute;
– L’ascolto attivo di pareri diversi, ci aiuta a riflettere su punti di vista inesplorati e spesso utili;
– Ribattere immediatamente per affermare le nostre opinioni, non ci aiuta a capire;
– Spesso le cose che ci fanno soffrire, sono il frutto di comportamenti errati che non sono mai stati confrontati, compresi e cambiati.
– Alcune semplici ragioni per allenarci sempre più ad ascoltare.

Due domande per introdurre la discussione
– Cosa intendiamo per senso di colpa;
– Perché insorgono i sensi di colpa?
Giro di opinioni:
Francesco è il riscontro di ciò che non va;
Linda sono il frutto di comportamenti che pensiamo essere errati;
Donatella: è ciò che mi sento per aver fatto qualcosa di sbagliato, o anche non aver fatto qualcosa che gli altri si aspettano;
Fredric: è qualcosa strettamente legato alle regole sociali, religiose e culturali;
Yeveline: non servono che a farci soffrire inutilmente, dobbiamo credere che sbagliare è umano e di conseguenza accettarli per porvi rimedio;
Fiorella: sono spesso il frutto delle regole che mi hanno dato nell’educarmi;
Paolo: concordo con Fredric, ma a mio avviso, essi possono essere negativi ma anche positivi;
Sergio: sono una castratura e derivano in gran parte dalla morale e dalle religioni;
Paola: è qualcosa che insorge quando si esce dalle convenzioni, ma è molto importante l’educazione;
Ferdinando: io ho appreso ad avere sensi di colpa perché intorno a me pensavano che fosse il metodo migliore per ottenere ciò che volevano da me e, cosa più grave, è che io ho fatto le stesse cose con mio figlio e che con molta fatica sto cercando di cambiare;
Paolo: sono d’accordo, penso che comprendere gli errori, sia il primo passo per cambiarli;
Francesco: la religione mi ha aiutato a non aver sensi di colpa ed a perdonare e perdonarmi;
Sergio a me la religione ha diffuso sensi di colpa, soprattutto nei riguardi della sessualità;
Fredric a mio avviso la religione, attraverso il peccato ed i suoi dogmi, diffonde pregiudizi e sensi di colpa;
Fiorella al di la del sistema sociale e delle religioni, i sensi di colpa che più mi hanno fatto soffrire, sono quelli che mi ha fatto sentire i miei familiari, ricordo ancora perfettamente, quando a 5 anni il volto scuro e silenzioso di mia madre, nonostante le richieste di perdono, perché non ero riuscita a proteggere i tortelloni dal cane, che se li era mangiati, di cui mi aveva affidato la custodia;
Linda il senso di colpa è terribile, ricordo la grande sofferenza per il suicidio di un amico, di cui non avevo percepito il suo stato d’animo;
Paolo non condivido alcune sue idee, però invidio la serenità di Francesco;
Ferdinando condizionamenti che favoriscono i sensi di colpa, nella vita sociale ne esistono tanti, soprattutto in questo periodo storico, concordo però con Fiorella che sono quelli generati dalle persone di cui nutriamo stima ed affetto che ci creano più sofferenze, perché non li mettiamo veramente in discussione; ed anche se ci fanno soffrire, spesso li ripetiamo;
Fiorella: Vero, le aspettative veramente molto alte dei miei famigliari, mi costringono ancora a dover dimostrare la perfezione per ottenere attenzione ed affetti;
Sergio: Dobbiamo credere e diffondere metodi educativi che eliminino i sensi di colpa;
Yeveline: reazioni come quella della mamma di Fiorella, creano sicuramente problemi, perché non vengono spiegati e sono per cui interpretati da chi li subisce;
Ferdinando concordo ed aggiungo che quando si interpreta, si desume sempre l’ipotesi peggiore. Ricordo che attraverso i sensi di colpa, la nonna ha fatto fare alla mamma, ciò che lei desiderava, anche se ciò era profondamente ingiusto e come spesso accade, questi metodi se non analizzati, rischiano di trasmettersi alle generazioni future;
Francesco usare questi metodi per ottenere ciò che si vuole, non porta da nessuna parte, credo che dovremmo invece imparare ad amarci di più;
Paolo credo ci sia differenza tra i sensi di colpa dei bambini e quelli degli adulti che dovrebbero imparare di più ad essere critici sugli errori;
Sergio a mio avviso è meglio comunicare ciò che non ci piace o il nostro disagio, credo sia il modo migliore per non far insorgere sensi di colpa;
Donatella i miei sensi di colpa non sono molto compresi e soprattutto mi si chiede sempre di comprendere quando sbagliano gli altri;
Fiorella degli errori degli altri mi rendo conto immediatamente, se sbaglio io no. Ciò che mi crea problemi, è l’ansia di far sempre tutto bene;
Fredric concordo con Fiorella, penso che vada molto migliorato il nostro modo di comunicare;
Francesco dovremmo essere consapevoli che i nostri figli, non sono le nostre appendici, ne le appendici dei nostri desideri. Poi credo che dovremmo amarci di più per diffondere amore intorno a noi e, se impariamo a perdonarci saremo sicuramente più tolleranti;
Fiorella con mio figlio ho paura a dirgli ciò che penso, mentre agli gli altri no;
Ferdinando dovresti riflettere sui risultati che ottieni quando gli comunichi i tuoi pensieri che mi sembrano confortanti, magari sarebbe più utile non lasciare accumulare molte cose, quando anch’io faccio ciò, o non dico più nulla, o sbotto creando più attriti. Con mio figlio sto notando che comunicargli la mia stima (quando la merita), cosa che ho difficoltà a fare, accetta molto meglio quando abbiamo pareri diversi e non si irrita;
Francesco chi ha potere, fa insorgere sensi di colpa senza aver bisogno di parlare;
Paola quando si è responsabili del male che si fa, è sicuramente deprecabile, quando lo si fa in buona fede, è molto meno grave, in entrambi i casi, comprenderlo ci aiuta sicuramente a correggerci.
Sergio il potere, è all’origine di tanti malessere degli uomini;
Paolo il confronto ci aiuta sicuramente. Le parole sono significative, esse distinguono la colpa dalla premeditazione. Io esprimo sempre dei pareri, perché parlare di me e delle mie esperienze mi sembra limitativo;
Ferdinando chi si mette in discussione attraverso le proprie esperienze, offre opportunità di comprendere e riflettere anche sui propri errori a tutti. Visto l’orario, chiederei le impressioni della serata.
Fiorella ottima ed utile discussione;
Yeveline molto interessante, non mi pareva ci fossero tante cose da dire sull’argomento;
Fredric anche a me è piaciuta, ci tenevo a ribadire che sono molto utili queste discussioni perché nella cultura in cui siamo immersi, questi problemi sono in costante aumento;
Donatella non pensavo di averne tanti, o magari li attribuivo a cose diverse;
Linda ringrazia tutti per la bella serata e le opportunità avute;
Francesco mi è piaciuto molto il modo di confrontarci.
Ferdinando chiede a tutti di focalizzare un episodio che ci ha fatto soffrire, per esserne consapevoli e cercare attraverso le opportunità possibili, la soluzione più conveniente.
PROPOSTE PROSSIMO INCONTRO 2/2 ore 20,30: LA GIUSTIZIA (cosa intendiamo per giustizia?) LA QUALITA’ DELLA VITA (quali sono le cose che ce la fanno ottenere?). Dite la vostra

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